Almeno una volta al mese mi tocca fare un pò di pubblicità all'
MBM. Ogni mese cerchiamo di realizzare una raccolta mensile di tutti i post pubblicati nel nostro sito. Fin'ora, con sprezzo della grafica e dei congiuntivi -specialmente il sottoscritto- ci siamo riusciti. Sono tutti liberi di partecipare inviandoci i loro articoli, o autorizzandoci a pescarli settimanalmente nel loro blog, nella colonna destra del sito trovate tutte le informazioni al riguardo, altrimenti vi spiego meglio io tra i commenti o nella chat sottostante il mio blog. (Clicca sul titolo per leggere il resto)
In questi giorni su
Anarchopedia, sito al quale sono iscritto, -essendo io anarchico ... o anarcofilo- è nata una polemica nella
mia pagina discussioni riguardo al fatto che il Magazine MBM è aperto a tutti gli autori che ne rispettano la linea, a prescindere dalle idee politiche ... mi si critica addirittura il fatto che ci scriva un fascista (mio fratello). La mia risposta ai compagni anarchici più radicali (quando non fanatici veri e propri) è stata più o meno la seguente:
"Il Monkey Business Movement non è di mia proprietà, ma di tutti i suoi redattori e collaboratori. La nostra linea è anti governativa ed in special modo contro questo governo. Rispettiamo le leggi italiane vigenti non permettendo la pubblicazione di articoli apologeti del fascismo o del nazismo, né possono essere pubblicati per decisione unanime degli editori (il sottoscritto Giovanni Pili, Daniele Boschi, Andrea Bigi e Toni Iezzi) articoli che propagandano il creazionismo o il negazionismo della shoà. Nessun autore può tuttavia essere discriminato sulla base delle idee personali, non ci importa in che modo uno si alza la mattina, ne chiediamo di vedere tessere di partito o fedina penale ... l'importante è che l'autore rispetti la linea. Esempio: Nell'MBM oltre a quei fascistoni di Crenabog, e mio fratello Andrea Pili, ha già collaborato il creazionista Giona, benchè poi ci abbia abbandonato non accettando la nostra linea. In sostanza, ciò che conta per noi è il rispetto della nostra linea editoriale. Non credo che a "l'Unità" accettino articoli contro Marx, o che ne "il Giornale" ne accettino contro il capitalismo. Non di meno possiamo trovare, nei giornali meno dipendenti dai partiti, autori di sinistra in testate di destra e viceversa, come nel caso di "la Repubblica", "il Corriere della Sera", ecc. Ciò che conta per noi, nei limiti delle nostre competenze, è che gli articoli siano originali -non copia incollati- e che rispecchino la realtà dei fatti, ogni tipo di opinione personale ivi contenuta è ben accetta se rientra nei limiti della linea editoriale.
Durante la discussione con i compagni anarchici spesso sono saltate fuori frasi del tipo 'non dobbiamo dare spazio a chi ha quel tipo di idee' ... Credo invece che le persone non vadano giudicate per le loro idee politiche, ma per le loro storie individuali, credo inoltre che se io come persona valgo, e se valgono le mie idee, non avrò alcuna premura di confrontarle con chicchessia. Io rispetto chi non è d'accordo e tiene lontane certe persone ... cosi, spero che vengano rispettate anche le nostre scelte. Mi è stato detto 'è un concetto sbagliato di libertà' ... sbagliato? In base a cosa? Chi stabilisce cosa è giusto o sbagliato quando si parla di libertà? Dove posso trovare l'ateneo che rilascia le patenti di libertà?"
Trovate la versione mensile in 3D dell'MBM in fondo al mio blog, cosi come lo trovate in fondo al sito dell'MBM. Nella barra di navigazione del mio blog, cosi come del sito del Magazine, trovate tutti i numeri precedenti.
Buona lettura.