La pulsione sessuale
Esiste all'interno della mente una forza di tipo psicologico che possiede tre caratteristiche: può essere orientata verso un oggetto per giungere a una sua scarica (meta), ha un'origine specifica (fonte) e una grandezza o intensità. Non esiste solo la pulsione sessuale (libido) essa è infatti contrapposta alla pulsione di morte. La vita è una forza che si oppone all'inanimato della materia di cui siamo tutti fatti, prima o poi questa forza si esaurisce e la morte trionfa ... la pulsione di morte in sostanza è come un monaco che ogni notte ci bussa per ripetere la solita cantilena ..."ricordati che devi morire".
Secondo il principio del Nirvana di Freud a ogni scarica di energia pulsionale corrisponde l'esperienza del piacere -viceversa- a ogni accumulo energetico non scaricato l'apparato psichico esprime uno stato di tensione interna e quindi di dispiacere. Il funzionamento delle pulsioni lascia tracce dettagliate nei sogni (dettagliate per chi riesce a decifrarle) l'interpretazione dei sogni equivale, da questo punto di vista, alle analisi del sangue.
Cercherò di rendere più chiaro il concetto di pulsione e del suo funzionamento, paragonandolo ad un temporale. Un punto nel cielo nuvoloso è la fonte della pulsione, mentre la terra sottostante ne è la meta; la quantità di energia accumulata dalle nubi in prossimità della fonte è la pressione o spinta pulsionale; lo scopo della pulsione è il fulmine, ora, perchè questo fulmine scarichi l'energia pulsionale ha bisogno di un oggetto che abbia le caratteristiche necessarie al soddisfacimento della pulsione, in questo esempio rappresentato da un fulmine che colpisce l'oggetto. A questo punto, continuando con il paragone elettrico, possiamo paragonare il meccanismo della rimozione ad un parafulmine, il cui fine è quello di deviare la scarica elettrica (pulsionale) direttamente alla meta in modo tale da non giungere all'oggetto proibito.
L'oggetto di una pulsione, specialmente nel caso dei sogni, è l'esaudirsi di un desiderio, seppur in fantasia, materializzare cioè un oggetto interno, in mancanza di quello reale esterno, o perchè ci viene negato, o perchè siamo noi stessi, con le difese inconsce a negarcelo, perchè tale oggetto è impensabile per la nostra educazione morale e civile. Dietro ad ogni desiderio inconscio, criptato dal lavoro onirico c'è sempre una o più pulsioni che premono per essere scaricate tramite l'appagamento di tale desiderio. Se tali desideri urtano con i nostri principi morali e con la nostra visione cosciente della vita, o di noi stessi, il lavoro onirico, come un para fulmine devia la scarica pulsionale attraverso il lavoro onirico, di cui ho parlato nel post precedente.
E' in ragione della pulsione sessuale che gran parte del simbolismo onirico (rappresentazione plastica) è costituito da falli, vaggine e amplessi vari. Ed'è in ragione della sua controparte, la pulsione di morte, che troviamo anche un simbolismo religioso, di morte o genitoriale. Attraverso la condensazione più scariche vengono deviate in un oggetto solo, mentre per effetto dello spostamento, l'oggetto destinatario privo di energia, viene sminuito e reso insignificante, mentre magari la sua energia viene deviata ad un oggetto che rappresenta il suo esatto contrario.
La cosa stupefacente è che le difese oniriche siamo noi ... è il nostro considerare il mondo (interiore ed esteriore) per quel che dovrebbe essere, dimenticando (consciamente o inconsciamente) ciò che realmente è che ci porta a censurare i nostri stessi desideri reali.
L'uomo è l'unico animale che si stupisce della sua esistenza.
(A. Shopenhauer)
E' questa ricerca di senso e di valori che contraddistingue la natura umana e la sua controparte etico-morale, ereditata dall'educazione familiare e dalla società, che costituisce le difese del lavoro onirico e della psicopatologia della vita quotidiana. Avrò modo di parlarne, pian piano, nei prossimi post.
Viviana
Grazie mille per il commento, CIAO!!!