Il principale colpo di genio di Melanie Klein (in foto) è stato quello di esaminare i giochi dei bambini allo stesso modo in cui si esaminano i sogni, stabilendo innanzitutto che il sogno non è solo la realizzazione di un desiderio, alla base di esso troviamo invece la manifestazione dell'organizzazione degli "oggetti interni" del sognatore. Cosa che Freud non aveva previsto. La grande psicoanalista individua quindi uno stato ancora più profondo, che ci aiuta nell'interpretazione del lavoro onirico.
Il secondo colpo di genio consiste nello scoprire che gli oggetti interni vengono prima di quelli raccolti dal mondo esterno. La spinta pulsionale mira sempre a qualcosa e se l'oggetto non è presente nella realtà esterna, esso si costituisce nella mente simultaneamente alla pulsione. Questo spiega la presenza di quella che Freud chiamava "rappresentazione plastica", ovvero, l'esistenza di un simbolismo onirico interpretabile al di la del contesto; ne avevo già parlato nei primi post e anche
QUI. Ovviamente non si può fare affidamento solo su questi, altrimenti tutti i sogni che facciamo verrebbero ricondotti solo ed esclusivamente al sesso.
A questo punto si possono avere delle dinamiche utili come modelli di "sogni tipo" ... da non confondere con i
sogni tipici. Prendiamo un ipotetico sogno che si basa sull'attività infantile di succhiare il seno. Ed effettivamente il seno è il primo oggetto interno che si sviluppa e prima che si presenti realmente esso è un oggetto interno creato con il manifestarsi della fame -cattivo, che divora da dentro- sbizzarrite la vostra fantasia e provate a ricordare se avete mai fatto sogni riconducibili a questa dinamica, ricordando quali manipolazioni fa il lavoro onirico. L'oggetto nel sogno potrebbe essere esterno, divenendo cosi un lupo che ci divora, ecc.
Vediamo ancora una seconda dinamica di un possibile "sogno tipo" spulciando tra gli scritti della Klein. "Il piccolo che ha incorporato i propri genitori" dice la Klein "li avverte come persone viventi all'interno del proprio corpo" -è quello che ho descritto nei post precedenti come Super Io- "in quella maniera concreta in cui percepisce le proprie fantasie profondamente inconsce. [...] Nell'inconscio del bambino viene a formarsi un mondo interiore che corrisponde alle sue esperienze reali, alle impressioni che si fa delle persone e del mondo esterno, modificato però dalle sue pulsioni e fantasie. [...] Questo mondo interiore consiste di innumerevoli oggetti, assunti nell'Io, che corrispondono in parte alla massa di aspetti diversi, buoni e cattivi, sotto i quali i genitori (e altre persone) sono apparsi alla psiche inconscia del bambino nelle fasi del suo sviluppo. [...] In più, nel mondo interiore, tutti questi oggetti hanno tra loro e con il Sè rapporti infinitamente complessi". Qui c'è l'imbarazzo della scelta, molti dei sogni che facciamo sono regressioni infantili e in generale quello che la Klein chiama "mondo interiore", durante il sogno non è altro che il palcoscenico del lavoro onirico.
Per quanto riguarda il Sè -che non ci interessa tanto in questa serie di post- detto in poche parole, sta ad indicare l'insieme delle istanze psichiche, (
Io, Es, Super Io) ciò che possediamo, e il prodotto dell'interazione sociale. Ci sono comunque parecchie definizioni riguardo il Sè; dalla Jacobson a Winnicot, fino a Kohut, potete fare una ricerca in internet riguardo i loro studi sul Sè.
Un'altro aspetto importante della mente è quella dualità tra invidia e gratitudine le cui manifestazioni coscienti sono l'odio e l'amore alla base dei quali possiamo trovare parecchi dei nostri sogni. Dal momento che nell'inconscio la morale possiamo scordarcela, ogni volta che ci manca qualcosa e troviamo chi la possiede scatta l'invidia e il desiderio inconscio di distruggere chi gode di ciò che a noi manca; ciò significa che nel nostro mondo interno in fantasia l'oggetto mancante si è già creato e ci "divora da dentro" ... cosi, per effetto di quello che la Klein chiama "identificazione proiettiva" noi espelliamo l'oggetto cattivo e lo "gettiamo" sul possessore, lo identifichiamo come la somma degli oggetti cattivi che ci divorano. Se invece chi possiede ciò che ci manca lo condivide con noi e ce lo dona scatta la gratitudine e -sempre in funzione della mancanza di una morale nell'inconscio- noi siamo in debito con questa persona, nel caso non ci sdebitassimo, scatta una forma di "sudditanza" verso il donatore, lo idealizziamo, ecc. Esistono delle eccezioni sia per la gratitudine che per l'invidia, ma se li stiamo a spiegare facciamo notte e non ci servono per capire il concetto. Si tratta comunque di una dinamica interessante che può manifestarsi nei nostri "sogni tipo" senza per forza tirare in ballo un desiderio.
Vi ricordo di non generalizzare perchè questo è un modello tra tanti di interpretazione di un sogno. Tutto ruota attorno alla singola persona, ci saranno sogni interpretabili con Freud, sogni interpretabili con la Klein, altri con Bion, eccetera. Questo vale anche per tutto il resto della psicoanalisi. Ci potranno essere casi in cui l'interprete dovrà avvalersi di più modelli per spiegare un sogno, senza contare poi che ogni interprete con l'esperienza si farà un suo modello personale che gli servirà per aprire un transfert. Per tanto, se Freud negli anni '20 dice che esiste il narcisismo e poi negli anni '50 la Klein lo nega, non significa che uno dei due ha torto ma che le persone non sono tutte uguali, qualcuno si spiega con l'uno e qualcun'altro lo si analizza meglio con l'altra, una terza persona invece avrà bisogno di altri modelli, e cosi via. Ecco perchè sostenere Freud "superato" (tanto per citare un aggettivo pacato) è una sciocchezza ... ecco perchè ho aspettato ad arrivare agli ultimi post della serie per dirlo. L'interpretazione dei sogni è come un'inchiesta giudiziaria, volta a trovare il colpevole ... non può essere sempre colpa del maggiordomo.
eheheheheheheheh
buon proseguimento
Ciao :-)