Questo schema, seppur molto stilizzato, ci aiuta a capire cosa si intende per "picco". Il picco, di un qualsiasi bene, non solo del petrolio, è quel momento "mediano" in cui un determinato bene smette di produrre profitti, a causa dell'aumento dei costi al punto tale che vi sarà un momento in cui tale bene non sarà più conveniente produrlo.
Nel caso del petrolio, è vero che non c'è bisogno di produrlo ... ma richiede dei costi di estrazione, dal momento che è una risorsa fossile, non può essere fabbricato e man mano che lo si estrae la sua "offerta" diminuisce. Ma il problema non è se entro il 2040-50 ci sarà o no petrolio.
Probabilmente ce ne sarà ancora tantissimo ... non è questo il problema, il problema è che per estrarlo i costi aumentano ... utilizzare per esempio l'aria compressa o l'acqua, ecc, per "spremere" i vecchi pozzi o cercare nuovi giacimenti ancora più in profondità, determina un fatto non irrilevante, che ho detto poc'ansi: per due barili di petrolio ... oggi se ne spende uno per ottenerli … e domani?
stefano
Assodato il fatto che avete due pareri abbastanza contrastanti, mi volete spiegare cosa avviene sotto terra e come si é originato il petrolio?
sytry
Il petrolio non è altro che gli utlimi resti delle foreste di conifere del carbonifero.
Un'epoca remotissima della preistoria, dove anche l'atmosfera era molto diversa da oggi, col tempo le conifere morivano, come tutte le piante che si rispettino, e i loro resti marcivano ... man mano che le ere geologiche passavano, gli strati dei resti di queste immense foreste, finirono pressate nei meandri della terra, sottoposti a pressioni e temperature altissime, producendo quello che oggi conosciamo come petrolio, e carbone .... con la differenza che il petrolio comprende anche i resti di tutti gli altri essere viventi morti, animali compresi, mentre il carbone deriva esclusivamente dal legname. Basandosi su questi principi uno scienziato, "Kocke" riuscì anche a produrre una sorta di carbone sintetico, detto appiunto carbon Kock. Ma non si possono certo disboscare le attuali foreste per produrlo!
Fabio
Dunque. Premetto che non voglio essere un bastian contrario. Ma credo che in pochi geologi si siano fatti un 'viaggio al centro della terra' come nel libro, nessuno è andato a vedere cosa c'è là sotto. Ci sono teorie diverse, seppure di nicchia. Una è quella dell'origine abiotica (non organica) del petrolio. Qui un paio di collegamenti:
http://www.settimopotere.com/index.php?option=com_content&task=view&id=51&Itemid=31
http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?t=9539177
Secondo questa teoria, formulata da geologi russi, il petrolio avrebbe origine non geologica, si formerebbe per rimescolamento del mantello sotto la crosta terrestre e 'risalirebbe' fino a quando incontrerebbe un bacino chiuso, riempiendolo. Quindi, il picco di un giacimento petrolifero si avrebbe quando un giacimento viene svuotato, come detto da Giovanni, oltre la metà, quando cioè non esce più in modo quasi spontaneo.
Lasciando passare il giusto tempo, magari lungo, secondo questa teoria, i bacini tornerebbero a riempirsi da soli. So bene che ci sono decenni di teorie biologiche accettate, contro la teoria dell'origine abiotica. Ma voglio fare notare una cosa:
http://www.scienze.tv/node/2845
Titano, satellite di Saturno. Completamente ricoperto di idrocarburi, con laghi e mari di petrolio, carbone e gas. Non credo che sia stato ricoperto, nelle ere passate, da grandi distese di vegetazione, non per essere contrario, ma mi fa salire dei dubbi. E la sua superficie ne è quasi completamente ricoperta.
I dubbi, personalmente, restano, considerando che la testa sotto terra la mettono gli struzzi, non i geologi.
stefano
Fabio a tal proposito, ci puoi dire se in questi satelliti sono state mandate sonde, e se si, hanno prelevato il petrolio o il carbone? Secondo la tua teoria a questo punto il petrolio non é una fonte energetica esauribile ma bensì rinnovabile giusto?
Fabio
Vorrei ricordare la missione Cassini-Huygens partita nel 1997 e arrivata nei dintorni di Saturno nel 2004:
http://it.wikipedia.org/wiki/Sonda_Cassini
La sonda arrivò vicino a Titano, lo fotografò e ne analizzò la superficie, con strumenti adatti a capirne la composizione. Non raccolse materiale e non tornò indietro, ma sui suoi risultati c'è certezza. E riguardo al petrolio... non voglio dare teorie assolute, ci mancherebbe. Ma mi danno fastidio i dogmi, nella scienza, quando non sono dimostrati.
La termodinamica è un dogma, ma è ampiamente dimostrata. Sotto terra, ripeto, non ci è andato nessuno. E nessuno ha campato per centinaia di milioni di anni per fare il reportage sull'origine del petrolio.
Vorrei solo che non si desse per assunto qualcosa, quando ci possono essere varie interpretazioni. Ma, se posso lanciare un sasso a favore dell'origine abiotica... i russi hanno trovato più petrolio degli americani, perforando... hanno una percentuale di centri più alta.
sytry
Certamente le teorie esposte da Fabio, sono molto interessanti, e appunto sono teorie scientifiche e non opinioni, ricordiamoci le reazioni che ci furono quando Darwin espose per la prima volta la teoria dell'evoluzione, in piena Inghilterra vittoriana!
Definire l'uomo come discendente dalle scimmie ... doveva fare il suo effetto. Oggi sappiamo che Darwin ebbe ragione a dispetto di tutta la comunità scientifica di allora, ben venga un petrolio abiotico, me lo auguro. Vorrei fare però una piccola precisazione.
La sonda Cassini ha fatto delle rilevazioni ... non dei prelievi, e le sostanze chimiche del petrolio io posso ritrovarle anche nel corpo umano ... basti pensare che noi abbiamo i "carboidrati", mentre il petrolio è un "idrocarburo ... sono due sostanze molto diverse, tuttavia la somiglianza dei loro nomi non è casuale.
Detto questo ... il tempo è denaro, qui, lo ripeto, il problema non è quanto petrolio sia rimasto, ma quanto ci costerà in futuro estrarlo. E nel frattempo ben poche sono le ricerche verso le cosidette energie rinnovabili, senza contare poi, che per le auto, se non abbiamo un motore che va a 300km/h (dovrebbe essere illegale visti i limiti massimi di velocità) non siamo contenti.
stefano
A questo punto dando quasi per scontato che il petrolio é un energia esauribile, e mettendo anche per assurdo che ce ne sia disponibilitá per altri 200 o 300 anni, non trovate giusto il fatto che bisognerebbe avere piú cura di questa fonte di energia importantissima per la produzione di innumerevoli prodotti di uso comune? e perché non si investono piu risorse sulle energie rinnovabili?
Fabio
Comunque sia, o è esauribile, o ci mette tempi lunghi per 'ricaricarsi'. Comunque può essere considerata esauribile, almeno per questi anni. Bisognerebbe prima di tutto che il mondo corresse un po' più piano e la smettesse con la sua voracità.
In parte, con questa crisi, il problema sarà risolto, e dolorosamente, ma questa è un'altra questione. Dunque... perchè non si investe abbastanza nel rinnovabile? Perchè il mondo ha fame di energia, una fame furiosa, e solo il petrolio può saziarla in quantità sufficiente, ma ragionando cosi solo fino ad un punto di strozzo.
Fino a quel punto, le società petrolifere hanno tutto l'interesse a che il mondo vada solo 'a petrolio', scoraggiando investimenti in altre fonti. E non parliamo nemmeno del nucleare... se il bisogno energetico mondiale attuale fosse soddisfatto solo dalle fonti radioattive... ne avremmo per meno di 40 anni.
sytry
Ho fatto un altro disegnino ... oggi mi sento ispirato:
Grazie mille per il commento, Gasparri è tante cose... tutte viscide comunque :-D
CIAO!!!
Purtroppo saranno i nostri nipoti a pagare le conseguenze dei nostri enormi sprechi. Besos, viviana
Viviana - una casa sostenibile ... se solo si decidessero a mettere i piedi per terra e a fare piani urbanistici con questo modello ...
Ma per gli psicologi io non vedo in cosa ti debba scusare ... se non per il fatto che continui a preferire il fagiano alla quaglia.
Lo trovate pure qui:
http://xtravaned.blogspot.com/2008/11/zeitgeist-addendum-mondo-marcio.html
Ciao sytry, a presto.. (che caldo mortale)
xtravaned - menomale che c'è il caldo ... io odio il freddo!