venerdì 5 giugno 2009

Pier Paolo Pasolini uomo di lettere

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Per la serie “famose na cultura” tenterò di tappare le mie asinerie in materia di letteratura sinistroide, a cominciare da Pier Paolo Pasolini. Scopro cosi una cosa orribile: (anche se me l’aspettavo) la pagina della wikipedia italiana dedicata a questo grande autore è decisamente mediocre! Cosi per cominciare la mia ricerca sarò costretto a tradurre dall’inglese alcune parti delle pagine della wikipedia inglese (INGLESE ?!) che invece sono molto accurate e presentano una bibliografia eccellente per chi volesse come me approfondire. Adesso capisco cosa ci facevano Rutelli, Veltroni e oggi Franceschini alla guida di quello che dovrebbe essere il massimo partito della sinistra italiana. Tutti i post che scriverò sulla letteratura italiana (quindi comunista) compariranno anche nella barra del menù che compare poco sopra i post. (clicca sul titolo per leggere il resto)



Tratto da wikipedia.org 
Tradotta dall’inglese all’italiano, dal sottoscritto.

Pasolini è nato a Bologna, tradizionalmente una delle città più sinistrorse d’Italia. Era il figlio di un tenente dell'esercito italiano, Carlo Alberto, che era diventato famoso per aver salvato la vita di Benito Mussolini, e che sposò un insegnante di scuola elementare, Susanna Colussi, nel 1921. Pasolini è nato nel 1922 ed è stato chiamato come il suo zio paterno. La sua famiglia si trasferì a Conegliano nel 1923 e, due anni più tardi a Belluno, dove nacque un altro figlio, Guidalberto. Nel 1926, tuttavia, il padre di Pasolini venne arrestato per debiti di gioco, e sua madre si trasferisce a casa della sua famiglia a Casarsa della Delizia, in Friuli. 
Pasolini ha iniziato a scrivere poesie all'età di sette anni, ispirato dalla bellezza naturale di Casarsa. Una delle sue prime influenze è stata l'opera di Arthur Rimbaud. Nel 1933 suo padre venne trasferito a Cremona, e poi a Scandiano e Reggio Emilia. Pasolini ha avuto difficoltà ad adattarsi a tutti questi eventi, anche se, nel frattempo, ha allargato la sua poesia e la letteratura (Dostoevskij, Tolstoj, Shakespeare, Coleridge, Novalis) e ha lasciato dietro il fervore religioso dei suoi primi anni. Nelle scuole superiori di Reggio Emilia ha incontrato il suo primo vero amico, Luciano Serra. I due si sono nuovamente incontrati a Bologna, dove Pasolini trascorse sette anni, qui coltiva nuove passioni, tra cui il calcio. Con altri amici, tra cui Ermes Parini, Franco Farolfi, Elio Meli, ha costituito un gruppo dedicato a discussioni letterarie. 
Nel 1939 si è laureato e iscritto al Collegio di Letteratura presso l'Università di Bologna, scoprendo di nuovi temi, come la filologia e l'estetica delle arti figurative. Ha inoltre frequentato il locale club cinematografico. Pasolini ha sempre mostrato ai suoi amici una personalità virile e forte, nascondendo la sua omosessualità. Prese parte al programma fascista di cultura e competizioni sportive. Nel 1941, insieme con Francesco Leonetti, Roberto Roversi e altri, ha tentato di pubblicare una rivista di poesia, ma il tentativo fallì a causa di carenza di carta. Nelle sue poesie di questo periodo, Pasolini ha iniziato a includere frammenti in friulano, che aveva imparato da sua madre.
Dopo la pausa estiva a Casarsa, nel 1941 Pasolini pubblicò a proprie spese una raccolta di poesie in friulano, “Versi a Casarsa”. Il lavoro è stato notato e apprezzato da intellettuali e critici, come Gianfranco Contini, Alfonso Gatto e Antonio Russi. Pasolini è stato redattore capo della rivista “Il Setaccio”, ma venne licenziato in seguito a conflitti con il direttore, che era allineato con il regime fascista. Un viaggio in Germania lo aiutatò a scoprire il "provinciale" stato della cultura italiana in quell’epoca. Queste esperienze hanno portato Pasolini a ripensare il suo parere in merito alla politica culturale del fascismo e passò progressivamente a una posizione comunista. 
Nel 1942, la famiglia ha prese alloggio a Casarsa, considerato un luogo più tranquillo per aspettare la conclusione della guerra, una decisione comune tra le famiglie di militari italiane. Qui, per la prima volta, Pasolini ha dovuto affrontare l’omosessualità che aveva soppresso da adolescente. Cosi scrisse: "Una continua perturbazione senza immagini o parole batte al mio templio e mi oscura". (è tradotto dall’inglese, NdA)
Nelle settimane prima dell’armistizio dell’ 8 settembre, fu catturato e imprigionato dai tedeschi. Riusci a fuggire travestito da contadino, fa cosi ritorno a Casarsa. Qui è entrato a far parte di un gruppo di altri giovani appassionati della lingua friulana, che ha voluto dare al friulano di Casarsa uno status uguale a quello di Udine, il principale dialetto regionale. Dal maggio 1944 pubblicarono una rivista intitolata “Stroligùt di cà da l'aga”. Nel frattempo, Casarsa subì bombardamenti alleati e e i rastrellamenti da parte della Repubblica Sociale Italiana. 
Pasolini ha cercato di restare lontano da questi eventi. Lui e sua madre insegnano agli studenti in grado di raggiungere le scuole a Pordenone e Udine. Ha sperimentato il suo primo amore omosessuale per uno dei suoi studenti. Allo stesso tempo, una studentessa slovena, Pina Kalč, si innamorò di Pasolini. Il 12 febbraio 1945 il fratello Guido era stato ucciso in un agguato. Sei giorni dopo, Pasolini e altri fondarono l'Accademia della lingua friulana (Academiuta di lenga furlana). Nello stesso anno Pasolini aderì all'Associazione per l'autonomia del Friuli. Si è laureò, dopo aver completato una tesi sulle opere di Giovanni Pascoli. 
Nel 1946 Pasolini pubblicò una piccola raccolta di poesie, "Il Diari", con l’Academiuta. In ottobre si reca a Roma. Il seguente maggio ha iniziato i cosiddetti “Quaderni Rossi”. Ha completato un dramma in italiano, “Il Cappellano”. La sua raccolta di poesie, "Il grido", è stata pubblicata anche dall’Academiuta.
Il 26 gennaio 1947 Pasolini scrisse una controversa dichiarazione per la prima pagina del giornale “Libertà”: "A nostro parere, si pensa che attualmente solo il comunismo è in grado di fornire una nuova cultura". (tradotto dall’inglese, NdA) La controversia è stata in parte dovuta al fatto che non era ancora un membro del Partito Comunista Italiano (PCI). 
Progettò anche di estendere i lavori dell’Academiuta ad altre letterature romanze e conosce il poeta catalano in esilio, Carles Cardó. Dopo la sua adesione al PCI, ha preso parte a diverse manifestazioni e, nel maggio 1949, ha partecipato al congresso di pace di Parigi. Osservando le lotte dei lavoratori e dei contadini, e guardando gli scontri dei manifestanti con la polizia italiana, ha iniziato a creare il suo primo romanzo. 
Tuttavia, nel mese di ottobre dello stesso anno, Pasolini è stato accusato di corruzione di minori e atti osceni in luogo pubblico. (non era mica il capo del governo! NdA) Di conseguenza, egli è stato espulso dalla sezione del Partito Comunista di Udine e perse il posto di lavoro, l'insegnamento che aveva ottenuto l'anno precedente a Valvasone. Vive una situazione difficile, nel gennaio del 1950 Pasolini si trasferisce a Roma con la madre. 
Ha poi descritto questo periodo della sua vita molto difficile. "Sono venuto a Roma dalla campagna friulana. Disoccupato per molti anni, ignorato da tutti; pervaso dal timore di non essere come la vita deve essere". (tradotto dall’inglese, NdA) Invece di chiedere l'aiuto di altri scrittori, Pasolini ha preferito cavarsela per conto suo. Ha trovato un lavoro negli studi di Cinecittà e vende i suoi libri nelle bancarelle di Roma. Infine, attraverso l'aiuto della lingua poeta abruzzese Vittorio Clemente, ha trovato un lavoro come insegnante a Ciampino, un sobborgo della capitale. 
In questi anni Pasolini trasferisce la sua ispirazione tratta dalla campagna friulana su Roma, “l'infame borgata dove poveri proletari immigrati vivono spesso in orrende condizioni sanitarie e sociali”. (tradotto dall’inglese, NdA)
Nel 1954, Pasolini, che ora lavora per la sezione letteraria della radio di stato, ha lasciato il suo lavoro di insegnamento e si trasferisce a Monteverde, Qui pubblica “La meglio gioventù”, la sua prima importante raccolta di poesie dialettali. Il suo primo romanzo, “Ragazzi di vita”, è stato pubblicato nel 1955. Il lavoro ha avuto grande successo, ma è stato mal ricevuto dal PCI e, soprattutto, da parte del governo italiano, che ha avviato anche una causa contro Pasolini e il suo editore, Garzanti. 
Anche se completamente scagionato da ogni addebito, Pasolini divenne vittima preferita di insinuazioni, specialmente da parte della stampa. 
Nel 1957, insieme con Sergio Citti, Pasolini ha collaborato al film di Federico Fellini “Le notti di Cabiria”. Nel 1960 ha debuttato come attore in “Il Gobbo”, ed è co-autore di “Lunga Notte nel 1943”. (tradotto dall’inglese, NdA)
Il suo primo film come regista e sceneggiatore è “Accattone” del 1961. Il film ha suscitato polemiche e di nuovo scandalo. Nel 1963, l'episodio "La ricotta", incluso nel film collettivo RoGoPaG, è stato censurato e Pasolini venne processato. 
Durante questo periodo di Pasolini è stato spesso all'estero: nel 1961, con Elsa Morante e Alberto Moravia, in India (dove si recò di nuovo sette anni più tardi); nel 1962 in Sudan e in Kenya, nel 1963, in Ghana, Nigeria, Guinea, Giordania e Palestina (dove ha girato il documentario, Sopralluoghi in Palestina). Nel 1970 si reca nuovamente in Africa per girare il documentario, “Appunti per un'Orestiade africana”. 
La fine degli anni 1960 e l'inizio del 1970 sono stati l'epoca del cosiddetto "movimento studentesco". Pasolini, pur riconoscendo agli studenti motivazioni ideologiche, vede il loro pensiero "antropologicamente borghese" e li ritiene quindi destinati a fallire nei loro tentativi di cambiamento rivoluzionario, arrivando a dichiarare, per quanto riguarda la battaglia di Valle Giulia, che ha avuto luogo a Roma nel marzo 1968, che simpatizzava con la polizia, formata da "figli dei poveri", mentre i giovani militanti sono stati esponenti di quello che lui chiamò "fascismo di sinistra". Il suo film di quell’anno, “Teorema”, è stato mostrato al annuale Festival del Cinema di Venezia in un caldo clima politico, come Pasolini aveva proclamato, il Festival sarà gestito dagli amministratori stessi.
Nel 1970 Pasolini ha acquistato un vecchio castello nei pressi di Viterbo, diverse miglia a nord di Roma, dove ha iniziato a scrivere il suo ultimo romanzo, “Petrolio”, rimasto incompiuto. Nel 1972 ha iniziato a collaborare con l'associazione di estrema sinistra “Lotta Continua”, per la produzione di un documentario, “12 dicembre”, per quanto riguarda l’attentato di Piazza Fontana. L'anno successivo iniziò una collaborazione per il Corriere della Sera. 
All'inizio del 1975 Garzanti ha pubblicato la raccolta di saggi critici, “Scritti Corsari”.
Pasolini è stato brutalmente assassinato il 2 novembre 1975 sulla spiaggia di Ostia, vicino Roma. Venne sepolto a Casarsa, nel Friuli Venezia Giulia. Fu sepolto con indosso la maglia della nazionale italiana spettacolo, una squadra di calcio da lui fondata a scopo di beneficenza.

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