Secondo wikipedia; Il laicismo (considerato da alcuni sinonimo di laicità) è la dottrina socio-politica che teorizza e propugna la totale separazione tra stato e chiesa, ovvero l’assenza di interferenze religiose,vere o presunte, dirette o indirette, nell’ambito legislativo, esecutivo e giudiziario di uno stato. (Clicca sul titolo per leggere il seguito.)
Il corrispondene aggettivo è "laicista". L’aggettivo laico inizialmente indicava i fedeli cristiani non appartenenti al clero. Il successivo significato di carattere politico ("non religioso"), invece, è stato assunto con l’Illuminismo e la Rivoluzione Francese. Attualmente il termine "laico" viene usato in entrambi i significati.
Fu proprio un Papa; Gregorio Magno a dividere il mondo cristiano tra laici e cattolici, il problema sorge nel doppio significato della parola laico; il laico secondo il vero significato della parola è una persona che riconosce l’autorità del Papa e che da quest’ultimo ottiene una certa autonomia, nel rispetto del principio di “libero arbitrio” rispetto a quella che è la gerarchia religiosa. (il clero)
Il significato politico della parola laico è ancora ben lontano in Italia (e non solo) dall’essere perfettamente chiaro, anche a causa della forte presenza, specialmente dopo le ultime elezioni politiche, di elementi ex-democristiani in parlamento … si gioca un po’ tra le due sponde, tra il significato religioso e politico della parola. Questo è dovuto al fatto che si ha paura di usare la parola più corretta, che sarebbe “ateo”. Questa parola non si usa perché richiama alle dittature sovietica e cinese; diceva Mao che “la religione è l’oppio dei popoli”.
Secondo me è proprio qui che nasce la confusione, ateo, non è sinonimo di anti-clericalismo! Io posso essere un protestante ed essere anticlericale rispetto alla chiesa di Roma, come lo fu Lutero … ma non posso certo definirmi ateo.
Lo stato ateo, in una democrazia, è lo stato che riconosce la supremazia della costituzione su tutto, anche sulla religione, ma in quanto democratico, garantisce comunque la libertà religiosa, si può essere atei e democratici, cosi come si può essere atei e dittatoriali. Un giudice può anche essere credente e praticante, ma di certo non può basarsi sulla bibbia in tribunale!
Noi abbiamo sempre avuto paura di usare la parola “stato ateo” perché la parola ambigua “laico” ci ha sempre permesso di “pararci il culo” è più comoda, ma a mio parere è usata di sproposito.