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domenica 15 febbraio 2009
"Qtseuo psot non ha nseusn ssneo.
Tttue le polare in esso cnutnteoe,
snoo ipnoeolcrnibmisi
... o no?"
La pazzia è inesistente negli animali, se non nei casi in cui questi si trovino in stato di cattività, è una causa del rigetto fisiologico che l'organismo di un corpo selvaggio ha, rispetto ad una prigione, che lo strappa dal suo habitat. La pazzia è un rigetto della civiltà. Il pazzo viene chiamato genio solo nei casi in cui questo riesce ad uscire dalla gabbia, ottenendo il consenso dei “sani” perchè la sua follia informa loro di ciò che di meraviglioso esiste ancora aldilà delle sbarre.
Quando ci si accorge dei pazzi sono solo due le reazioni possibili: la rabbia o l'attrazzione … la rabbia è l'emozione naturale, collegata alla violazione di una o più regole morali, consolidate in noi, che il pazzo viola, con il suo rigetto della civiltà. L'attrazione verso i pazzi è come quando troviamo un biglietto del gratta e vinci, non ancora usato, per terra su di un maricapiede … nella migliore delle ipotesi, è solo un insignificante pezzo di carta … ma bisogna grattarlo per accorgersene, perchè potrebbe invece rivelarsi vincente e cambiarci la vita radicalmente e in meglio. La maggioranza dei pazzi è incompresa … come un biglietto del gratta e vinci senza nemmeno il premio di consolazione, dopo averli presi e grattati, vengono gettati via. Molto meglio creare rabbia che essere presi grattati e gettati … scoprire di essere odiato accresce la propria importanza … >“non importa come si parla di me, purchè ne parliate” (O.Wilde) … scoprire, dopo che si è stati grattati, di non avere alcun valore, è decisamente peggio … si sviluppa l'insai (la consapevolezza della propria pazzia) e le conseguenze sono un gettarsi da soli, un gettarsi via …
I “sani” tutto sommato sono più fortunati, sono come un carcerato, che nella propria cella passano il tempo ad innaffiare il loro bel geranio sulla grata e non si accorgono, quando la porta della cella è aperta, mostrando le distese aperte di prati verdi, i fiumi … ma tanto non lo sapranno mai, non vedranno mai quello che pochi altri hanno visto fuori dalle mura della cella ... i pazzi appunto.
17 Comments:
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Ps ho un bisogno disperato del tuo fumosissimo e sopraffino cervello (non il fagiano tanto per intendersi) non riesco a fare i post interrotti come fai tu, Help me please!!
io sono certo che non ci siano cafini tra gli uni e gli altri
ciao pc
enjoy
bhè che dire...pazzi lo siamo un po' tutti....ma coloro che hanno questa malattia poveri haimè ce ne sono molti...!!
P.s. bello il video :)
Viviana - clicca su "tutorial" nella mia barra di navigazione, li trovi un mio post dove spiego come si fa.
P.S
Secondo me la pazzia non va curata ma compresa e se non impedisce l'auto sufficienza della persona, va tutelata ... parere di un pazzo ... ovviamente.
XD
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Dany - Un filmone! Con un casti di gente che avrebbe fatto strada. Mi piace l'indiano ... è il prototipo del Paraculo.
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Sabatino - E' la domanda attorno al quale si costruisce la trama del film che ho postato ... e non solo il cinema si è posto questa domanda.
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Angie - Secondo me i poveri sono i "sani" xkè non vedono oltre le poprie sbarre.
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Sussurri obliqui
Tiziana
PS: mi spieghi come caz... posso commentare un post sulla pazzia quando l'autore è già folle di suo??????
Amò ma che "cespuglio" gigante hai messo come sfondo????
un saluto da Angelo
Questo è davvero l'esempio di una sana follia.
Ecco io credo che i pazzi siano gli altri, in questa Italia. Pero', a volte, disconosco il pensiero e mi ritrovo a riflettere sul mio stato di sanità mentale. Soprattutto quando vomito insulti davanti al televisore, che ovviamente, non risponde.